Napoli

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« Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate… Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi! » (Johann Wolfgang von Goethe, Italienische Reise)

mercoledì 29 febbraio 2012

La cultura formò l'Italia

Il 9 Novembre 2011 sarà sicuramente un giorno che si ricorderà. Qualcosa di molto particolare è accaduto, un evento in cui l'orgoglio, la gioia, il desiderio di essere italiano è emerso forte e raggiante: Roberto Benigni è intervenuto al Parlamento europeo con un elogio all'Italia.
Con la sua inconfondibile ironia ha attirato l'attenzione di tutti gli astanti e con il suo sapere ha ricordato l'unicità del paese Italia.
Per poter aver un'idea dell'eccezionalità dell'evento appare opportuno riportare, tra la moltitudine di richiami storici fatti dall'artista, alcuni passaggi del suo discorso.
“ … All'epoca di Dante, nei secoli di ferro, quando tutto il mondo era carestia, morte, devastazione, alcuni italiani sono stati protagonisti della modernità, senza uno stato e senza una lingua, hanno inventato le banche, adesso c'è il boom dello spread e il debito pubblico italiano, hanno inventato la parola banca, credito, la cambiale, tutto ciò che a che vedere con l'economia, ed hanno prestato a tutta Europa e adesso abbiamo un debito, ma chi gli va a chiedere i soldi a Edoardo I d'Inghilterra che non ce li ha mai ridati! ...”.
Ed ancora, tra l'inevitabile entusiasmo, ha ricordato che: “…hanno inventato le strade con i Romani, hanno inventato il diritto, le terme, l'igiene, non finisce mai la lista, le fogne, il chilometraggio, la pulizia, non esisteva l'igiene nel mondo e l'hanno portata in tutta Europa e nei secoli bui, San Benedetto, patrono d'Europa, nel V sec. d.C. dove tutto era morte, non c'era niente, un uomo di Norcia, un italiano, una personcina ha aggiunto alla parola prega la parola lavoraorat et labora ...”.
E in un crescendo arriva al Risorgimento italiano: “…non potete sapere quante volte (l’Italia) è rinata, è il paese della resurrezione e poi arriva il Risorgimento, si chiama risorgimento apposta. Epoca memorabile e straordinaria, era proprio il centro del mondo era in quel momento il Risorgimento italiano, un giovane Stato che è riuscito a diventare protagonista …”. E ancora: “ … è stato un modello per risolvere le crisi per tutta l'Europa nei due shock petroliferi del '73 e '79, un modello, pensate che resurrezioni abbiamo avuto fino alla lotta contro il terrorismo, vinta, e tutto in mezzo a lacerazioni, contrasti, violenze, minacce contro l'unità che ancora continuano, una cosa terribile che uno non ci crede, l'unità d'Italia, un Paese dove è nata prima la cultura e poi lo Stato, la nazione, un caso unico nella storia dell'umanità, la più grande cultura di tutti i tempi ...”.
A questo punto commentare un discorso di tale portata risulta superfluo, ridondante. Elogiare un elogio non è facile. Non resta che fare un'esortazione a quanti amano l’Italia e a chi non la apprezza abbastanza a studiare, a conoscere chi, come e quando ha fatto questo Paese e l’ha reso la culla della cultura e della civiltà per poter illuminarsi di tanta bellezza e gioire di appartenervi.

Benigni - Elogio all'Italia

Alcune immagini dell'Italia

3 commenti:

  1. L'Italia Paese da sempre amata da artisti famosi o meno, comunque centro di cultura che si arricchisce sempre nel tempo e non passerà mai inosservata in quanto oggetto di attrazione per tutto il mondo in continuo crescita.

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