Il 9 Novembre 2011 sarà
sicuramente un giorno che si ricorderà. Qualcosa di molto
particolare è accaduto, un evento in cui l'orgoglio, la gioia, il
desiderio di essere italiano è emerso forte e raggiante: Roberto
Benigni è intervenuto al Parlamento europeo con un elogio
all'Italia.
Con la sua inconfondibile
ironia ha attirato l'attenzione di tutti gli astanti e con il suo
sapere ha ricordato l'unicità del paese Italia.
Per poter aver un'idea
dell'eccezionalità dell'evento appare opportuno riportare, tra la
moltitudine di richiami storici fatti dall'artista, alcuni passaggi
del suo discorso.
“ … All'epoca di
Dante, nei secoli di ferro, quando tutto il mondo era carestia,
morte, devastazione, alcuni italiani sono stati protagonisti della
modernità, senza uno stato e senza una lingua, hanno inventato le
banche, adesso c'è il boom dello spread e il debito pubblico
italiano, hanno inventato la parola banca, credito, la cambiale,
tutto ciò che a che vedere con l'economia, ed hanno prestato a tutta
Europa e adesso abbiamo un debito, ma chi gli va a chiedere i soldi a
Edoardo I d'Inghilterra che non ce li ha mai ridati! ...”.
Ed ancora, tra
l'inevitabile entusiasmo, ha ricordato che: “…hanno inventato le
strade con i Romani, hanno inventato il diritto, le terme, l'igiene,
non finisce mai la lista, le fogne, il chilometraggio, la pulizia,
non esisteva l'igiene nel mondo e l'hanno portata in tutta Europa e
nei secoli bui, San Benedetto, patrono d'Europa, nel V sec. d.C. dove
tutto era morte, non c'era niente, un uomo di Norcia, un italiano,
una personcina ha aggiunto alla parola prega la parola lavora
“orat et labora ...”.
E in un crescendo arriva
al Risorgimento italiano: “…non potete sapere quante volte
(l’Italia) è rinata, è il paese della resurrezione e poi arriva
il Risorgimento, si chiama risorgimento apposta. Epoca memorabile e
straordinaria, era proprio il centro del mondo era in quel momento il
Risorgimento italiano, un giovane Stato che è riuscito a diventare
protagonista …”. E ancora: “ … è stato un modello per
risolvere le crisi per tutta l'Europa nei due shock petroliferi del
'73 e '79, un modello, pensate che resurrezioni abbiamo avuto fino
alla lotta contro il terrorismo, vinta, e tutto in mezzo a
lacerazioni, contrasti, violenze, minacce contro l'unità che ancora
continuano, una cosa terribile che uno non ci crede, l'unità
d'Italia, un Paese dove è nata prima la cultura e poi lo Stato, la
nazione, un caso unico nella storia dell'umanità, la più grande
cultura di tutti i tempi ...”.
A questo punto commentare
un discorso di tale portata risulta superfluo, ridondante. Elogiare
un elogio non è facile. Non resta che fare un'esortazione a quanti
amano l’Italia e a chi non la apprezza abbastanza a studiare, a
conoscere chi, come e quando ha fatto questo Paese e l’ha reso la
culla della cultura e della civiltà per poter illuminarsi di tanta
bellezza e gioire di appartenervi.
Benigni - Elogio all'Italia
Alcune immagini dell'Italia
I like it :-)
RispondiEliminaGrazie mille!!
EliminaL'Italia Paese da sempre amata da artisti famosi o meno, comunque centro di cultura che si arricchisce sempre nel tempo e non passerà mai inosservata in quanto oggetto di attrazione per tutto il mondo in continuo crescita.
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